piattomiracoloA volte le tradizioni di un territorio diventano solo oblio, pur restando nel DNA di un territorio e della sua gente, come un  libro antico e prezioso che si è smesso di leggere, ma che si continua a custodire con gelosia.

Il piatto di San Giovanni da Capestrano è il simbolo, mai completamente dimenticato, del primo miracolo del giovane Santo capestranese, compiuto proprio presso l’Aia di famiglia, nei pressi di Via Vallone a Capestrano.

Il racconto antico mescola leggenda e storia e diventa tradizione quando ricorre nelle genti di Capestrano la convinzione della sua verità.

E così, per secoli, i capestranesi hanno eletto l’Aia di San Giovanni meta di continui pellegrinaggi e adorazioni, fino ai primi anni del 1900. La cronaca di ciò che avvenne arriva ai giorni nostri solo grazie alla tradizione orale.

Era estate, sul finire del secolo 1300, il giovane San Giovanni seduto sull’uscio di casa suona uno strumento a corda, mentre giù nell’aia di famiglia dei contadini lavorano il grano per la trebbiatura. Un improvviso temporale sorprende i contadini e spazza via tutto il grano che con fatica avevano raccolto.

La madre di Giovanni, interrotta mentre era intenta a preparare il pranzo per i contadini, all’idea di aver perso tutto il grano si dispera, ma Giovanni la rassicura nella consapevolezza che tutto sarebbe tornato al suo posto: così è stato, una grande folata di vento rimette inspiegabilmente tutto il grano al suo posto.

La madre torna a cucinare il pranzo che viene effettivamente consumato nell’Aia, e quando Giovanni posa il suo piatto su una pietra dell’aia, il fondo vi rimane impresso insieme alle forme del cucchiaio e del coltello, a futura memoria e testimonianza del miracolo avvenuto; memoria che i capestranesi hanno conservato per anni con devozione nella tradizione del pellegrinaggio e che custodiscono ancora sottovoce nei racconti e nelle leggende del borgo.

Di lì a poco il giovane Giovanni sarebbe andato a Perugia per studiare giurisprudenza e diventare il soldato Santo che cambiò la storia del suo tempo e dei tempi successivi: quello che avvenne dopo è “semplicemente” cronaca riportata nei libri di storia.


(1) Foto di Nicola Cipolla